E’ Trieste, e più precisamente l’Ospedale di Cattinara con la sua area didattica, ad ospitare il XXI congresso Nazionale della Società Italiana di Diagnostica Integrata in Urologia Andrologia e Nefrologia (Sieun).
Dal 3 al 5 maggio, una nutrita faculty presieduta eccezionalmente da ben tre Presidenti, il Dottor Stefano Bucci (urologo), il Dottor Michele Bertolotto (radiologo) ed il Dottor Giuliano Boscutti (nefrologo) guiderà i lavori di un appuntamento che prevede il coinvolgimento di oltre 250 medici.
L’evento desidera delineare le peculiarità e le skills che devono caratterizzare la figura dello specialista urologo, se possibile ancora più completa, che sappia abbracciare in sé le competenze cliniche per seguire e affiancare il paziente dal momento della visita, passando per la diagnosi ecografica fino al trattamento del tumore prostatico. Il paziente potrà così sentirsi seguito a tutti gli effetti ed in ogni fase del percorso di cura, sapendo di potersi rivolgere ad un solo referente che sappia essere riferimento, guida e supporto, in un costante aggiornamento del quadro clinico.
«Idealmente questo super specialista – spiega il Professor Carlo Trombetta, Direttore della Clinica Urologica di AsuiTs e del Corso di Specializzazione in Urologia del Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute Università degli Studi di Trieste – sarà l’interlocutore unico cui il malato dovrà rivolgersi, fungendo quindi da vero e proprio punto di riferimento dall’inizio del percorso di cura, fino alla sua conclusione. In tal senso la formazione è indispensabile: nella nostra Università da qualche anno è stato avviato un Master di II livello dedicato proprio agli urologi e destinato all’apprendimento delle procedure ecografiche urologiche andrologiche e nefrologiche. Del resto – prosegue il professore Trombetta – ci siamo accorti che un trattamento oncologico prostatico risulta tanto più efficace quanto più è stata precisa e dettagliata la fase diagnostica».
È proprio l’incalzante evoluzione tecnologica della tecnica ecografica a supportare l’urologo nel suo percorso di apprendimento delle tecniche di imaging più avanzate.
Il Dottor Adriano Marocolongo, Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste ha sottolineato l’importanza dell’innovazione tecnologica e della formazione, affermando che «lo specialista deve adottare un approccio aggiornato e razionale che gli consenta di conoscere le strumentazioni diagnostiche più all’avanguardia, competenza questa che la stessa pratica clinica impone per assicurare al paziente il più completo e soddisfacente percorso terapeutico».
Oggi sono presenti sul mercato sistemi ecografici che, impiegando frequenze a 29Mhz, determinano un incremento di visualizzazione dei dettagli sino al 300% e consentono quindi all’operatore di effettuare biopsie nel corso dello stesso esame ecografico, con un notevole risparmio di tempi e costi. Ben 4 i corsi pre congressuali di cui 3 hands on previsti per la giornata di oggi ed in cui gli specialisti potranno affrontare le applicazioni che l’ecografia offre a supporto della pratica clinica quotidiana, e che permetteranno di esercitarsi nella pratica delle più comuni indagini ecografiche urologiche: dalla valutazione renale ed ureterale allo studio di vescica e prostata, all’utilizzo dei mezzi di contrasto.
La giornata di domani si aprirà con una sessione live dalla Radiologia interventistica e dalla Sala Operatoria robotica, con la quale i chirurghi della Clinica Urologica hanno iniziato la loro positiva esperienza nel 2017 e che attualmente permette di eseguire tutte le tipologie di interventi chirurgici maggiori sia per patologia maligna che benigna e sia con approccio laparotomico tradizionale che con accesso laparoscopico. La chirurgia robotica, oltre a permettere l’esecuzione rapida di moltissime procedure, pur mantenendo il rigore delle linee guida oncologiche, è caratterizzata da una minore invasività e quindi tempi di recupero più rapidi con dimissioni dei pazienti sempre più precoci.
Si proseguirà con tavole rotonde sulla “Nefrolitiasi: una patologia condivisa”, e sul “Ruolo dell’imaging nelle urgenze uro nefro andrologiche” per poi confrontarsi in un dibattito dal titolo: “Prostate Cancer: surgical versus focal therapy” e concludere con letture e comunicazioni.
Nell’ultima giornata si svolgerà una sessione internazionale (Sieun-Esui-Esur) dove i maggiori esperti europei si confronteranno su argomenti che attualmente rivestono importante interesse clinico sulla diagnosi e terapia del carcinoma della prostata.
In questa giornata inoltre, si terrà un importante incontro che vedrà la partecipazione dei 108 medici che dal 1983 ad oggi si sono specializzati in Urologia a Trieste. Interverrà il Professor S. Rocca Rossetti, fondatore della Scuola di Specializzazione in Urologia di Trieste nell’anno accademico 1978/79 e che nell’anno accademico 1982/83 ha conferito il diploma di specializzazione ai primi iscritti. A dirigere la scuola si sono succeduti i Professori Aldo Leggeri, Giorgio Carmignani, Emanuele Belgrano e dal 2003 Carlo Trombetta